Gli anni d’oro

Nella raccolta fotografica di Giuseppe Ambrosini sono moltissime le immagini di cerimonie, pranzi e conferenze che lo vedono protagonista, ma questi fotomontaggi probabilmente sono la migliore testimonianza dell'importanza e popolarità raggiunta "dall'avvocato". 

 

 

 

 

 

 

Le persone incontrate o frequentate da Ambrosini appartengono agli ambienti più vari: politici locali e non, giornalisti, attori, atleti, personalità religiose. Le fotografie che lo ritraggono con personalità di spicco o in occasioni ufficiali non sono in evidenza nel suo studio, ma mescolate le une alle altre. Viceversa, un gran numero di immagini di o con atleti erano incorniciate tutte insieme in un mosaico di fotografie.

 

 

 

 

 

Fausto Coppi e Gino Bartali nel 1959 in una foto autografata con dedica ad Ambrosini
Fausto Coppi e Gino Bartali nel 1959 in una foto autografata con dedica ad Ambrosini

Tra le tante, sono molte le fotografie di Bartali e Coppi, che Ambrosini frequentava anche in amicizia e al di fuori dell'ambiente agonistico: alcune di queste immagini infatti sembrano essere riferibili al giardino della sua villa a Massa di Cesena. Ambrosini dimostrò più volte grande ammirazione per entrambi, ma -anche da un punto di vista strettamente morfologico- considerava Coppi il campione per eccellenza.

Solo una tra le immagini di premiazioni è stata incorniciata e appesa nello studio:  quella che lo vede al Quirinale per ricevere dal presidente Segni il prestigioso  premio Saint Vincent per il giornalismo nel 1963, cerimonia documentata anche da un video dell'Istituto Luce.

Quando raggiunse i 75 anni Ambrosini decise che era tempo di ritirarsi a vita privata e di scrivere solo qualche articolo di tanto in tanto. In realtà non venne dimenticato, continuò a ricevere inviti, attestati di stima, e visite.

Nonostante questo però la nostalgia per i momenti passati al seguito di tante gare e soprattutto del Giro d'Italia lo spinse a raggiungere nuovamente la "carovana" per la sua 45° edizione del 1962.